Borse Vintage: come sono cambiate dagli anni ’30 a oggi
- federica scremin
- 18 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Le borse vintage sono tra gli accessori più amati nel mondo della moda retrò. Non sono solo complementi funzionali, ma vere e proprie icone di stile che raccontano i cambiamenti della società e delle tendenze dal 1930 fino ai giorni nostri. Ogni decennio ha lasciato un segno preciso, creando modelli che ancora oggi influenzano designer e amanti del vintage.
Borse anni ’30: eleganza e raffinatezza
Negli anni ’30, le borse erano piccole e raffinate, pensate soprattutto per la sera. Prevalevano le pochette rigide in raso, velluto o pelle, spesso decorate con perline e dettagli gioiello. Erano accessori da sfoggiare durante le occasioni mondane, simbolo di classe ed eleganza.
Borse anni ’40: praticità e resistenza
Con la guerra, la moda dovette adattarsi anche agli accessori. Le borse anni ’40 erano più grandi e funzionali, realizzate in pelle resistente o tessuti rigidi. Le forme diventavano più squadrate e le chiusure semplici: la borsa non era solo un vezzo, ma un oggetto utile nella vita quotidiana.
Borse anni ’50: femminilità e struttura
Negli anni ’50 la borsa tornò a essere un simbolo di femminilità. Le donne portavano modelli a mano con manici rigidi, spesso in pelle lucida o coccodrillo. Piccole ma strutturate, ricordavano l’eleganza bon ton dell’epoca, in abbinamento ai vestiti a ruota e ai tailleur.
Borse anni ’60: geometrie e innovazione
Gli anni ’60 furono il decennio della rivoluzione stilistica. Le borse si fecero più sperimentali: nacquero modelli colorati, in plastica o vinile, con linee geometriche e design innovativi. Accanto alle pochette minimal, spopolavano le borse a tracolla, pratiche e moderne.
Borse anni ’70: maxi e boho chic
Gli anni ’70 segnarono il trionfo delle borse grandi e capienti. In voga erano le hobo bag, le borse in pelle morbida, i modelli in velluto, ecopelle e camoscio arricchiti da frange, fibbie e dettagli metallici. Il look boho e hippie dominava, così come le borse a tracolla oversize perfette per la vita libera e dinamica dell’epoca.
Borse anni ’80: eccesso e logo mania
Negli anni ’80 la parola d’ordine era “apparire”. Le borse diventavano status symbol: maxi shopper, clutch vistose e modelli firmati con loghi ben in evidenza. Pelle lucida, colori accesi, dettagli dorati e catene erano protagonisti. La borsa era ormai un segno di riconoscimento sociale e di moda.
Borse anni ’90: minimal e streetwear
Gli anni ’90 portarono una nuova sobrietà. La borsa si faceva più piccola e pratica: basti pensare alle baguette bag rese celebri da Fendi, o alle mini bag in tessuti semplici. Parallelamente cresceva il fenomeno streetwear, con zainetti e borse sportive firmate.

Nei primi anni 2000, la moda delle borse si fece audace: modelli luccicanti, paillettes, pelle metallizzata e dettagli appariscenti. La “it bag” diventò un must: ogni fashion lover desiderava possedere la borsa del momento, da sfoggiare come simbolo di tendenza.
Le borse oggi: il ritorno del vintage
Oggi la moda vive di contaminazioni: i modelli iconici del passato vengono reinterpretati in chiave moderna. Le borse vintage anni ’70, ’80 e ’90 sono tornate di grande tendenza, amate sia per lo stile unico che per il loro valore sostenibile. Dal velluto al camoscio, dalle maxi bag alle mini, ogni pezzo vintage è un accessorio senza tempo che completa il look con personalità.
Perché scegliere una borsa vintage?
Unicità: ogni pezzo ha una storia.
Sostenibilità: riutilizzare accessori retrò riduce l’impatto ambientale.
Stile senza tempo: i grandi classici non passano mai di moda.
Le borse, più di qualsiasi altro accessorio, raccontano i cambiamenti della moda e della società. Scegliere una borsa vintage oggi significa distinguersi, dare valore al passato e indossare un accessorio che non smetterà mai di essere attuale.




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